Tra i tanti progetti di Star Wars annunciati, The Acolyte è quello sicuramente più affascinante di tutti grazie alla sua ambientazione nell’Alta Repubblica (50 anni prima di Episodio I) e alla tematica principale sul Lato Oscuro. Recentemente Leslye Headland ha parlato del processo di scrittura della serie, dichiarando di essere grande fan della saga ed essere legata ad Episodio I, cosa che si ricollega alla serie tv:
“Avevo 18 anni quando è uscito La minaccia fantasma. E’ uscito in un momento particolare della mia vita: ero al liceo, stavo scoprendo la mia identità sessuale, la mia identità artistica, equel film ha avuto un enorme impatto su di me. So che il film è stato criticato, ma io sono sempre stata affascinata dal fatto che Lucas avesse voluto iniziare la storia proprio in quel punto. Già allora mi sono chiesta: come siamo arrivati qui? Perché i Jedi sono così, perché si comportano in questo modo? Sono al potere, ma non hanno la reazione che ti aspetti alla scoperta di Anakin, del prescelto.”
L’autrice quindi vuole mostrare come siamo arrivati al modo di ragionare dei Jedi in Episodio I e ci saranno dei richiami alla trilogia prequel, mostrando quindi il passaggio da Alta Repubblica alla trilogia prequel:
“Io devo solo pensare a fare il mio lavoro, che è difficile per diversi motivi.Devi cercare di fare qualcosa di creativo in un’industria che non è guidata da gente creativa. Chi è al comando pensa agli aspetti economici, a quanti iscritti riuscirà ad arrivare la piattaforma. Succede a qualsiasi industria che fa i conti con il capitalismo. Purtroppo noi, come creativi, non abbiamo iniziato a fare questo necessariamente per soldi, ma dobbiamo adattarci molto rapidamente. Ho scelto la squadra non solo per la conoscenza di Star Wars. Certo, serve il rispetto per il materiale originale, ma anche freschezza. Serve qualcuno che si approcci a Star Wars come Lucas fece con Episodio IV, senza necessariamente conoscere tutto l’universo.”
E’ chiaro quindi che la Headland ha le idee ben chiare su quello che sarà.