Nuovo venerdì, nuovo episodio della seconda stagione di The Mandalorian, il secondo per esattezza, intitolato “Il Passeggero”. Se il primo episodio ci ha regalato bellissime sorprese e un livello altissimo di adrenalina, con tanto di finale stupefacente, il secondo episodio “purtroppo” non regge lo stesso livello.
Ci troviamo infatti davanti ad una puntata filler, o riempitiva, che aggiunge poco o nulla alla trama ma che mostra il viaggio del nostro mandaloriano che si rivela sempre più complesso del previsto. Sia chiaro, non c’è nulla di male a vedere qualche episodio filler per far respirare i protagonisti, alla fine la serie ha come scopo di mostrarci l’orlo esterno dopo la caduta dell’Impero. Se volevate un’episodio di alto livello, mi spiace ma rimarrete delusi.
Spoiler se non avete ancora visto l’episodio.
Iniziamo con Din Djarin che cade in un’imboscata, ma voglio essere sincero: non mi sono preoccupato minimamente in quanto il nostro mandaloriano è invincibile, oltretutto in una sequenza in cui il nostro piccolo Baby Yoda si esprime nell’unico modo capace: mugolando e donando espressioni dolcissime. Il fulcro dell’episodio però è il trasporto di un carico, una donna di una specie anfibia che ha bisogno di essere portata su un pianeta insieme alle sue uova e, in cambio, è disposta a dare informazioni a Din sull’ubicazione di alcuni mandaloriani.
Il viaggio porterà il trio ad incrociare due Ala-X della Nuova Repubblica (uno dei due piloti è Dave Filoni), i quali ci metteranno poco a scoprire che il mandaloriano ha qualcosa a che fare con la fuga di un prigioniero dalla nave Bothan-5 (Capitolo 6), costringendolo a scappare. La fuga dai due caccia è rocambolesca e porterà la Razor Crest a schiantarsi in un ghiacciaio del pianeta Maldo Kreis.
Nelle grotte di ghiaccio troviamo dei ragni carnivori il cui aspetto è ispirato ai ragni bianchi di Ralph McQuarrie per l’Impero Colpisce Ancora e poi riadattati in Rebels come i ragni Krykna di Atollon.
Ma nel momento di difficoltà ecco che in soccorso dei nostri protagonisti arrivano proprio i due Ala-X, sterminando tutti gli insetti carnivori. Non c’è molto da aggiungere: si tratta di una semplice puntata riempitiva, comunque divertente, anche se l’unica cosa che vogliamo sottolineare è il fatto che toglie tempo alla storia principale che si era fatta alquanto interessante.
Ma ci tengo a ricordare che la serie è nata imitando la struttura modulare delle serie animate, senza osare mai e limitandosi a mostrare elementi familiari che sicuramente generano nostalgia e mostrando la quotidianità dell’Orlo Esterno.
Questa è la via!