Dopo un episodio di passaggio nella quarta puntata, oggi è uscito il quinto episodio di The Bad Batch, la serie animata di Disney+, intitolata “Furia”, riprendendo alcuni aspetti di inizio stagione. Come episodio si tratta di un passo in avanti per la trama della Clone Force 99 e da una potenziale risposta alla domanda principale: che ruolo ha adesso questa squadra ora che i cloni non sono ben visti? Che ruolo hanno nell’Universo adesso che è arrivato l’Impero?
Il quinto episodio da una potenziale risposta, certo, non definitiva ma la squadra intraprende una strada che forse ci si aspettava visti gli eventi cambiati. Non ci sono grossi passaggi di tempo tra quarto e quinto episodio e si riparte da dove ci eravamo fermati venerdi scorso, con una squadra che non si sente tranquilla dopo l’incontro con Fennec Shand. Anzi, ora il loro obiettivo è scoprire che sia e chi l’ha ingaggiata.
Questa è di base la premessa ma la puntata prende un’altra svolta, più in linea con il suo sviluppo e ci sono un paio di colpi di scena, mettendo Omega in risalto con un ruolo fondamentale. Ottima puntata nel complesso, vengono riportati gli aspetti di base della serie, facendo riflettere con una squadra che ormai per vivere è costretta a scendere a compromessi, cosa che prima forse non avrebbe mai fatto. Ci sono tante interessanti citazioni, anche legate a The Book of Boba Fett. L’unica pecca? una mancanza di trama orizzontale.
Ora, si passa alla recensione spoiler!
Per ottenere informazioni su Fennec, la Bad Batch si rivolge ad un vecchio informatore jedi, Cid, colei che darà un lavoretto in cambio di informazioni. Questa struttura narrativa di base ci riporta ancora una volta a The Mandalorian, ma con una differenza: Din Djarin è un cacciatore di taglie, la Bad Batch no ma pur di avere queste informazioni, è disposta a tutto. La missione sembra semplice, recuperare una bambina di nome Muchi, presa come schiava dagli zygerriani.
Il problema è che Muchi è un rancor, la creatura mostrata in Episodio VI. Qui emergono due problemi: liberarsi degli zygerriani e bloccare il rancor. Ma grazie all’aiuta di Omega, la squadra riesce a portare a termine la missione e scopriamo che il committente è Bib Fortuna, il braccio destro di Jabba the Hutt. Nell’epilogo, Cid parla con Hunter sulla possibilità di diventare mercenari, anche se Hunter rimane scettico alla possibilità, ma sa bene che accettando quel lavoro, sono già diventati dei mercenari. Alla base c’è anche il problema economico: per sopravvivere e proteggere Omega servono soldi e viste le loro capacità, il lavoro da mercenari sembra una miniera d’oro.
Questa nuova realtà da linfa vitale alla serie, portandola in una direzione che in parte ci si aspettava ma che potrebbe avere dei risvolti alquanto interessanti, ma non sarà facile accettare questo nuovo lavoro inizialmente. Accetteranno questa nuova vita? Cosa faranno quando gli verrà proposto qualcosa di eticamente sbagliato? Domande che non hanno ancora risposta ma sicuramente rivedremo Fennec Shand, Tarkin e Rampart. Oltretutto nel finale Cid rivela che da Jabba potrebbero esserci altri lavoretti come cacciatore di taglie e questo fa pensare che rivedremo sia Jabba che Bib Fortuna nella serie, ma anche altri personaggi legati al mondo dei mercenari.
Anche in questo episodio viene ben inserito un altro pezzettino dell’Universo di Star Wars, introducendo questa volta la gilda e i cacciatori di taglie, senza però forzare troppo. Questo è un altro grande pregio della serie, come lo era stato The Mandalorian: inserire tanti personaggi senza però fare inutile fan service, facendoli diventare parte integrante della storia e non una presenza forzata.