The Bad Batch: l’ennesimo retcon al canone presente nel quinto episodio?

Un altro cambiamento, seppur minimo, presente nell'ultimo episodio della nuova serie animata

Tra i tanti elogi, The Bad Batch ha esordito fin da subito con la polemica in merito al retcon, riscrittura, sul fumetto canonico Kanan – L’Ultimo Padawan, cosa che è accaduta anche nel quinto episodio ma andando a scontrarsi sia con la trilogia originale che con un romanzo.

SPOILER se ancora dovete vedere l’episodio!

Nell’ultimo episodio ci viene presentata una cucciola di rancor, Muchi, che scopriamo essere di proprietà di Jabba the Hutt. Incontrando Bib Fortuna, tutti hanno pensato alla creatura vista in Episodio VI ma canonicamente quel rancor è un maschio e si chiama Pateesa. Parte della sua storia ci viene presentata nel romanzo Aftermath: Debito di Vita e fin qui niente di strano visto che ad occhio siamo di fronte a due rancor diversi.

Peccato che la scrittrice dell’episodio, Tamara Becher-Wilkinson ha praticamente confermato che si tratta della stessa creatura. Tutto nasce dal tweet di una ragazza affermando che guarderà Episodio VI con occhi diversi e specificando anche un “povera Muchi”. A quel punto la scrittrice, invece di smentire ha risposto con un “Davvero? Vacci piano con lei Luke!”, dimostrando l’ennesima riscrittura di elementi canonici. La questione però non torna poichè esiste una sezione precisa volta a mantenere la coerenza del canone, lo Story Group.

Basandoci su quanto sta accadendo, è probabile che questa divisione non ha più voce in capitolo per le opere audiovisive e il che sarebbe assurdo poichè lo Story Group è stato istituito con la nascita del nuovo canone, promettendo la coerenza, evitando gli errori di storia. A cercare di mettere una toppa però ci ha pensato Pablo Hidalgo della Lucasfilm, cercando di far capire che non ci sono molte informazioni in merito:

“Ci sono due decenni tra i casi e non ci sono abbastanza informazioni per concludere una cosa o l’altra, credo. Muchi è andato a vivere in campagna con una simpatica famiglia di contadini.”

 

 

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