C’è chi aspetta il Natale, chi invece come noi aspettava questo giorno con grande impazienza: Oggi è uscito il primo episodio della seconda stagione di The Mandalorian intitolata “Lo Sceriffo”. Si tratta di un episodio pieno di azione (come tutta la prima stagione) che ci fa ben capire che il duo Favreau- Filoni non ha mai avuto intenzione di abbassare i ritmi della serie e getta le basi per i prossimi episodi. Din Djarin è alla ricerca di altri mandaloriani che lo possono aiutare nella sua missione: trovare i simili di Baby Yoda (o The Child).
Attenzione, recensione spoiler!
La puntata inizia con il nostro cacciatore su un pianeta non precisato dove incontra un malavitoso che organizza lotte clandestine: Gor Karesh. Gor conosce un mandaloriano che potrebbe aiutare il nostro protagonista ma le cose non si mettono bene per quest’ultimo, il quale è costretto a massacrare uno dopo l’altri i suoi scagnozzi. Alla fine scopre che la sua prossima meta è Mos Pelgo, Tatooine.
Un piccolo insediamento popolato da minatori e non presente sulle mappe, abitato a malapena e con uno sceriffo che difende il piccolo insediamento. A primo impatto riconosciamo subito l’armatura di Boba Fett ma in realtà si tratta di Cobb Vanth. Interpretato da Timothy Oliphant, Vanth è una vecchia conoscenza per i fan di Star Wars che hanno letto Aftermath e sia la serie che il libro sono ambientati post Episodio VI, confermando il collegamento con il libro. Vanth è in possesso dell’armatura di Boba poichè lo ha comprato da alcuni Jawa ma per Din non è accettabile poichè solo i mandaloriani devo avere quell’armatura. Piccola curiosità: sia Cobb che lo stesso Boba non seguivano il credo mandaloriano e usano quell’armatura solo per proteggersi dagli attacchi.
Da notare inoltre che l’armatura è danneggiata dall’acido corrosivo del Sarlacc. Ad interrompere la tensione tra i due personaggi ci pensa un drago Krayt, i cui resti sono visibili per la prima volta in Una Nuova Speranza mentre nel videogioco Knight of the Old Republic possiamo addirittura affrontarne uno in una location molto simile all’episodio in questione. La versione canonica della creatura è differente, ricalcando le sembianze di un sandworm simili a molte iterazioni fantasy. I due trovano un accordo: Din aiuterà Vanth ad uccidere il drago per ricevere in cambio l’armatura di Fett. Dopo aver visitato la tana del drago insieme ad alcuni predoni tusken, il Mandaloriano strappa un accordo con la stessa tribù e con l’aiuto dello sceriffo chiama a raccolta la gente di Mos Pelgo.
La creatura ha un punto debole: il ventre. I tusken e gli abitanti di Pelgo preparano una trappola ma la battaglia si fa dura anche se il drago è gravemente ferito, continuando ad attaccare. Vanth e Mando così passano al contrattacco, subito prima che a quest’ultimo venga in mente una brillante ma rischiosa idea. Preso il detonatore sia avvicina ad un bantha imbardato di potenti esplosivi. In questo frangente Din dà un colpo al jetpack di Vanth che immediatamente salta in aria, un chiaro riferimento alla scena di Episodio VI dove Han Solo, ancora parzialmente cieco, compie un’azione di scatto colpendo il Jetpack di Boba. Allo sceriffo però va decisamente meglio ed il mando finisce dentro la bocca del Kryat insieme ad un Bantha pieno di cariche esplosive, uccidendo così il maestoso drago dal suo interno. Altro collegamento: i tusken recuperano dalla carcassa una perla bianca di grandi dimensioni e per i fan di Legends, si tratta di un artefatto estremamente prezioso e venivano usati da alcuni Jedi come cristalli per le proprie spade laser.
A battaglia conclusa, Vanth consegna la sua armatura al mandaloriano. L’episodio però si conclude con un colpo di scena a livelli pazzeschi: distante, un uomo con un mantello ed alcuni attrezzi tusken osserva Din Djarin. Riconosciamo subito il volto di Temuera Morrison, volto dei cloni e di Jango Fett nella saga e finalmente abbiamo la conferma della sua presenza: è Boba Fett.
Sapevamo che l’attore lo avrebbe interpretato nella serie ma non era arrivata mai una vera e propria conferma, adesso finalmente il nostro sogno è realtà. Ma quali saranno i suoi piani?