Questa volta niente censure, libero sfogo ai pensieri.
The Mandalorian rappresenta quel lato di Star Wars che nei film è sempre stato poco esplorato e vede protagonista un personaggio di cui effettivamente in molti sanno poco o nulla. Dimenticatevi Boba Fett, si tratta di un mandaloriano vero e proprio che rappresenta in pieno la mitica dinastia di questi guerrieri. Visivamente ci troviamo davanti ad una serie tv assolutamente perfetta, con un genere che si allontana totalmente da quello visto fin’ora e ci spostiamo più sul western, genere adatto alla trama e al personaggio.
Già dal primo episodio, Dave Filoni e Jon Favreau hanno fatto capire che cosa volevano realizzare e mostrare tutto il potenziale della serie, grazie ad una gestione perfetta degli elementi avvolti nel totale mistero. Si riesce già dal principio a catturare la curiosità delle persone, con tante promesse e senza mai rivelare nulla, dove il fattore “sorpresa” fa da padrone dal primo all’ultimo minuto. In quaranta minuti di puntata vengono introdotti eventi, informazioni, personaggi ed idee senza entrare troppo nel dettaglio, accadono tantissime cose con un ritmo frenetico che esalta l’azione, ma che comunque non limita l’introspezione. Come abbiamo già detto, questa serie si allontanerà totalmente dalla lotta Sith/ Jedi e si concentrerà molto di più sulla caratterizzazione western, cercando di mostrare un nuovo aspetto di Star Wars, stesso ragionamento adottato con lo spin-off Solo: a Star Wars Story.
Rappresenta un po’ lo spirito della trilogia originale ed infatti non mancano vari elementi che fanno pensare ai film della saga e che sicuramente verranno ripresi nel corso della stagione. E’ una serie che non vuole allontanarsi dal canone ufficiale, non troppo almeno, cercando comunque la sua indipendenza per poter dare una boccata d’aria fresca e qualcosa di innovativo. Ci troviamo alla fine dell’Impero, infatti si colloca cronologicamente subito dopo gli eventi di Episodio VI, mostrandoci una galassia senza la presa dell’Impero.
La prima puntata serve essenzialmente a presentarci il protagonista, interpretato da Pedro Pascal e la sua performance è stupefacente: il protagonista parla poco, rispetta quello che effettivamente è, un umorismo sottile, equilibrato e che funziona perfettamente. Tanti dubbi e tante domande, ma adesso possiamo finalmente parlare liberamente di quello che ho visto.
L’inizio si apre in una sequenza tipica del cacciatore di taglie, dove va a recuperare il suo obiettivo, mostrandoci fin da subito le sue abilità di combattimento e successivamente scopriamo il contesto in cui ci troviamo: la fine dell’Impero. Come abbiamo già detto, la serie è ambientata 5 anni dopo gli eventi di Episodio VI e ci catapulta nell’Orlo Esterno e mostrarci un contesto totalmente differente. Greef Karga, datore di lavoro del mandaloriano, gli affida una missione dove deve incontrare prima un personaggio misterioso protetto da guardie imperiali, il quale lo paga e gli da un localizzatore in grado di portarlo al suo obiettivo.
Le cose si fanno interessanti e ci spostiamo in un contesto decisamente western poichè il nostro protagonista incontra IG-11, altro cacciatore di taglie droide che fa parte della stessa gilda e con lo stesso obiettivo: i due si alleano e assaltano un edificio per raggiungere la preda. Se l’obiettivo era eliminare, nel mandaloriano scatta un senso di generosità ed evita a IG-11 di eliminare la preda, il quale ha 50 anni. Quando entrano nella stanza, ti viene da pensare: “ehi aspetta, 50 anni, così piccolo?”. Ebbene si, perchè vediamo questo:
La mia reazione, come quella di tutti è stata la stessa: un neonato della stessa specie di Yoda. Partiamo dal presupposto che effettivamente ha senso che questa piccola creatura abbia 50 anni, poichè Yoda morì a 900 anni e la sua razza è molto longeva. Significa che questa serie ci darà la possibilità di scoprire qualcosa di più sulla razza dell’amato maestro Jedi? Probabile e Lucasfilm potrebbe anche rivelare il nome della razza in questione poichè Lucas non lo ha mai fatto.
Come ho sempre sperato, The Mandalorian potrebbe essere l’ottima occasione per dare vita a tante cose mai viste e questa sarebbe un’ottima occasione. Alla fine della puntata, il nostro eroe elimina IG-11 e salva il piccolo. Questo atto di generosità ci fa capire una cosa: il nostro protagonista senza nome, non è poi così spietato come fa credere all’inizio ma ci troviamo davanti ad un personaggio che potrebbe rivelare molte sfumature della sua personalità. La vera forza della serie risiede ovviamente nel protagonista, poichè si tratta di un eroe solitario, apparentemente cinico e senza scrupoli.
E’ chiaro quindi che quel bambino ha una grande importanza visto che qualcuno lo sta cercando e ha a che fare con l’Impero, considerando che questa serie ci mostrerà come sono passati da Impero a Primo Ordine.
Ci siamo, sicuramente è un grande punto di inizio per Disney+, che vuole mettersi in mostra grazie anche ad una serie tv con una qualità eccellente. Si ha la sensazione di avere un prodotto televisivo completo e frenetico, senza sbavature e sicuramente al cinema non sfigurerebbe. Dopo le critiche alla trilogia sequel, Disney aveva bisogno di qualcosa di nuovo, con cui partire in maniera perfetta e dare nuova linfa vitale al brand. Che dire… ci è riuscita pienamente.
Promossa a pieni voti, perchè i fan di Star Wars meritano il meglio e c’era veramente bisogno di qualcosa di innovativo. The Mandalorian è tutto questo, è il lato dark di Star Wars, quello che in pochi saprebbero affrontare e mostrare l’altra faccia della galassia. Siamo pronti a scommettere che la prima stagione sarà un verso successo, perchè il primo episodio lascia intendere solo questo.